Le azioni di Air France-KLM e IAG, proprietaria di British Airways, crollano nonostante i ricavi record

Gli investitori sono spaventati dall’aumento dei costi del carburante nonostante la forte domanda di viaggi post-pandemia.

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Secondo i dati diffusi venerdì, Air France-KLM ha riportato un utile operativo di 1,34 miliardi di euro per il periodo luglio-settembre.

Ciò segna un aumento del 31% su base annua, ma rimane del 2% inferiore alle previsioni di consenso degli analisti.

IAG, che possiede British Airways, Aer Lingus in Irlanda e Iberia in Spagna, è andata leggermente meglio.

Ha superato le aspettative degli analisti con un utile operativo del terzo trimestre di circa 1,75 miliardi di euro.

Si tratta di un aumento del 43% dell’utile operativo del terzo trimestre prima delle voci straordinarie.

L’aumento dei prezzi dei biglietti e l’aumento dei passeggeri hanno contribuito ad aumentare questi profitti, ma le azioni sono comunque scese sia per IAG che per Air France-KLM.

Venerdì, le azioni di Air France-KLM sono scese fino all’8% al minimo storico, e le azioni IAG sono diminuite di circa il 3%.

La colpa è in parte dell’aumento dei costi del carburante, ma gli investitori sono preoccupati anche per la domanda a lungo termine poiché i consumatori sono colpiti dall’inflazione e dagli alti costi dei mutui.

Nel caso di Air France-KLM, gli esperti affermano che gli azionisti sono nervosi anche a causa della mancanza di previsioni sui ricavi per l’anno e del mancato raggiungimento degli obiettivi di profitto da parte della compagnia.

Air France-KLM ha lasciato invariate le sue linee guida relative a capacità, spese in conto capitale e costi unitari per l’intero anno finanziario.

Parlando del mercato francese, la compagnia ha affermato che non prevede che la capacità ritorni ai livelli pre-pandemici e all’inizio di questo mese ha affermato che avrebbe smesso di operare la maggior parte dei voli nazionali dall’aeroporto di Parigi-Orly entro l’estate 2026.

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Ciò avviene in un contesto di calo della domanda di voli aziendali nazionali e di un crescente spostamento verso i viaggi in treno.

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